martedì 8 marzo 2016

Wikimede-Apri gli occhi

Buon pomeriggio cari lettori del Wikimede. L’ansia e il carico di studio sembrano essere sempre più pesanti, ma il miraggio delle vacanze estive ci permette di tirare avanti. Nel frattempo, giorno 5 un bel risultato è stato ottenuto dalle squadra maschile e da quella femminile di scacchi del nostro liceo che si sono classificate prime nella gara provinciale. Ora, non posso non rivolgere i più sinceri auguri a tutte le donne a nome della redazione del Wikimede. Oggi, 8 marzo, festeggiamo ricordando tutte le donne vittime di discriminazioni e violenze. Nonostante ci sembri una realtà molto lontana, in occidente la svalutazione del ruolo della donna vigeva fino a pochi decenni fa. Solo nel primo dopoguerra le donne in Inghilterra, Russia e Stati Uniti hanno ottenuto il diritto di voto e, nel 1946, in Italia. Non dobbiamo dimenticare che ancora oggi le donne subiscono l’arroganza e la sete di superiorità dell’uomo, specialmente in quei paesi dove una cultura conservatrice e maschilista impedisce la parità di genere e le donne vengono private del diritto all'istruzione, vengono limitate e espropriate della propria libertà. L’8 marzo è quindi un giorno di memoria, che onora la lotta continua di molti per un mondo più giusto e più equo. Vorrei inoltre raccomandare a tutti la presenza per il 21 marzo. Giovedì 3, durante l’assemblea d’istituto (a cui, purtroppo, direi, hanno aderito una quantità minima di persone), ho parlato brevemente della giornata nazionale di Libera. Comunque, per chi non era presente, sarò ben lieto di ripetere.
Nel primo giorno di primavera, gli enti locali, la rete di libera, le scuole e i tanti cittadini si stringono al dolore dei familiari delle vittime di mafia, con l’obiettivo di creare in tutto il paese una memoria responsabile e condivisa che dal ricordo generi impegno e giustizia quotidiana. La scorsa edizione si è svolta a Bologna e ha visto la partecipazione di centinaia di migliaia di persone e componenti istituzionali di rilievo. Quest’anno, nella XXI edizione. Messina sarà la città ad ospitare quest’evento. Messina è la cosiddetta città babba, dove la mafia ha agito e agisce tuttora sottobanco. Quella Messina, segnata dalla presenza mafiosa stratificata nei decenni che ha stuprato il paesaggio per interesse di pochi e rubato il futuro ai giovani che oggi sono costretti ad andarsene, ha intenzione di riscattarsi una volta per tutte. Noi la ignoriamo, la mafia, come fosse problema di qualcun altro, come fosse qualcosa che non ci riguarda. Eppure non ci rendiamo conto che se la nostra città è in queste condizioni, ci sarà pure un motivo. E quel motivo è dettato dallo sfruttamento della politica e dell’economia locale ad opera delle organizzazioni mafiose. E nonostante questo, facciamo, come si suol dire, gli “scecchi nto linzolu”. Il 21 marzo è l’occasione giusta per manifestare con forza e determinazione la volontà dei cittadini stanchi di essere sottomessi, ricordando, insieme ai familiari delle vittime di mafia, tutti gli innocenti che hanno perso la vita reclamando libertà e giustizia, e sono stati abbandonati da coloro i quali avevano il dovere di tutelarli. Perché a quei nomi e alle loro famiglie dobbiamo la dignità dell'Italia intera. Il corteo si svolgerà con partenza alle ore 9,00 dalla Fiera ed arrivo a Piazza Duomo alle ore 11,00 dove è prevista la lettura dei nomi di tutte le vittime delle mafie. Veder partecipare l’INTERA comunità studentesca cittadina significherebbe manifestare l’interesse di noi giovani per la nostra terra. Perché lottare contro l’indifferenza che favorisce il crescere del fenomeno mafioso dovrebbe essere vocazione di ognuno di noi. Per il momento, dalla redazione del wikimede è tutto. Buona serata! Dario Cannata

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