Conclusasi la parentesi del viaggio di istruzione, gli
studenti del La Farina che vi hanno
partecipato tornano nella loro città e sui banchi scolastici con il ricordo di
una bellissima esperienza da condividere con i compagni, oltre che amalgamare
con le altre nel proprio patrimonio culturale e umano. Fra i ricordi che gli studenti portano con sfilano
infatti forma i profili aguzzi, immersi nella nebbia, del famoso Ponte
Carlo, cupi ma affascinanti come solo la
capitale ceca e gli scenari mittel europei li possono regalare, lo
straordinario colpo d’occhio della piazza dell’orologio, gioiello
dell’architettura europea, l’orizzonte alberato di Pizza Venceslao,
indissolubilmente legata alla memoria di Jan Palach, studente di filosofia che
lì si diede fuoco per protestare contro il regime sovietico, nell’ambito della
cosiddetta “Primavera di Praga”, duramente repressa, o ancora il silenzio un
po’spettrale ma gravido di storia del celebre cimitero ebraico, con le sue
innumerevoli lapidi, dei più vari stili, strette le une contro le altre
all’ombra della vegetazione.
Nell’atmosfera di aggregazione e svago tipiche dei viaggi
d’istruzione, dunque, le bellezze architettoniche e la storia di Praga e
Dresda, l’altra meta della gita, cui è stata dedicata una giornata di visita,
hanno riempito gli occhi degli studenti, che, dopo la pausa delle vacanze di
pasqua, si sono dovuti subito rituffare
nei vari impegni di studio.
Venerdì ha avuto luogo, nella cittadella spotiva del polo
universitario dell’Annunziata, lo Sport Day, una mattina dedicata per l’appunto
all’attività sportiva, che ha occupato gli studenti con un’ampia offerta, dal
softball all’hokey, dall’equitazione al tiro con l’arco. I ragazzi avevano già
acquistato la maglietta, fornita dalla scuola, necessaria per parteciparvi, che
aveva tuttavia il prezzo di cinque euro, e avevano già dato un’indicazione
degli sport che preferivano circa tre settimane fa, per quando lo Sport Day,
poi sposato, era stato organizzata.
La settimana si è quindi conclusa con un pizzico di svago e
spensieratezza che non fa mai male, sempre, si intende, nel contesto di
equilibrio fra attività didattica e non.
Alice Miuccio