Anche il Liceo La Farina questa settimana, precisamente il
27 gennaio, giorno in cui, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il
campo di concentramento di Auschwits, e dal 2005 scelto come “ giornata della
memoria”, ha interrotto la routine quotidiana, scandita dagli impegni
scolastici ma anche da iniziative culturali e qualche momento di svago, per
ricordare e riflettere su uno dei più oscuri capitoli della storia
dell’umanità. Reiterato dunque
l’appuntamento che ogni anno vede gli studenti recarsi nell’aula magna
dell’Università di Messina per assistere ad un convegno tenuto dai professori
Mario Bolognari, Paola Ricci, Santi Fedele e Rossella Faraone, docenti
dell’Ateneo, e Nino Carabellò, docente del
nostro Liceo. Una ricorrenza, quella del “giorno della memoria”, che
fortunatamente esercita ancora una forte
suggestione ed impressione sulle coscienze di tutti, più e meno giovani,
riuscendo ad appigliarsi all’immaginario
collettivo senza scivolare nei polverosi scaffali dei “fatti storici” relegati
in poche pagine dei manuali scolastici.
Come è stato posto all’attenzione anche durante il convegno,
l’industria cinematografica nel complesso ha reso un importante servizio alla
causa della memoria (Steven Spielberg tra l’altro ha usato parte degli incassi
di Schindler’s List per creare la Survivors of the Shoah Visual History
Foundation, con circa 52000 testimonianze di sopravvissuti ), ma per far sì che
l’aspetto emozionale, inevitabile in queste pellicole, non sconfini in un
eccessivo patetismo, che susciterebbe il problema della spettacolarizzazione, è
necessario approcciarsi a questo argomento con l’obbiettivo non del semplice
ricordo, ma della memoria indelebile., Come ha fatto notare la prof.ssa Ricci,
infatti, è nostro dovere costruire non una “memoria fredda”, che cristallizza
l’evento nel passato e impedisce un dialogo con il presente, ma una “memoria
calda”, che tenga sempre vivo il dolore di questo indicibile lutto.
Sempre seguendo il fil rouge che la “giornata della memoria”
offre, i ragazzi si sono recati al cinema per assistere alla proiezione de “Il
labirinto del silenzio”, di Giulio Ricciarelli: ambientato nel 1958, il film
fotografa una Germania che, nel 1958, si sta inerpicando sul sentiero della
rinascita economica, di una spensieratezza che pare, per esistere, debba
liberarsi del fardello del passato. Ma in un clima di ipocrisia e indifferenza,
in un paese dove, dopo il processo di Norimberga, molti ex criminali nazisti vivono e lavorano
come la gente comune, un giovane avvocato apre gli occhi e le coscienze di chi
non vuole ricordare, o, molto più spesso, non vuole sapere, riportando alla
luce una dolorosa colpa collettiva.
Venerdì mattina, infine, si è svolto, al Salone delle Bandiere,
l’incontro “La repressione al tempo di Renzi” , organizzata dal comitato
“Giovani No Muos”, introdotto dal nostro rappresentante Nicola Ialacqua,
durante il quel sono intervenuti Erasmo Palazzotto ( Deputato Sinistra Italiana
), Italo di Sabato (Presidente Osservatorio sulla Repressione ), Claudia
Candeloro (Segretario nazionale GC ) E Giuseppe Ialacqua (GC Bologna, Comitato
Giovani No Muos, ex studente del La Farina). Tanti gli interventi e soddisfacente l'interesse degli studenti, recatisi volontariamente nel plesso.
Per questa settimana è tutto, a presto!
Alice Miuccio