lunedì 17 ottobre 2016

Informauro-Assemblea di Istituto al Maurolico

Si è svolta questa mattina l’assemblea di Istituto del Liceo Classico Maurolico, indetta dai rappresentanti ad interim del nostro Liceo, Claudio Mazzola, Salvatore Varrica e Dario Trimarchi per dare comunicazione agli studenti delle imminenti elezioni studentesche. Per il rinnovo delle cariche di rappresentante di classe si voterà giorno 20. Cresce l’attesa per le elezioni dei rappresentanti degli studenti per Istituto, Garanzia e Consulta, di cui ancora però non si conosce il giorno esatto di svolgimento. Tuttavia il vero motivo che ha spinto i rappresentanti a indire l’assemblea, forse più delle stesse elezioni che, come sappiamo, costituiscono uno dei momenti più seguiti in ambito scolastico, è stato quello relativo all’annosa questione Maurolico-Seguenza. La mancanza di aule al Liceo Scientifico ha infatti portato la Città Metropolitana a valutare una parte del nostro Istituto come possibile area in cui ospitare il Seguenza. Tuttavia è ampiamente noto che ciò causerebbe al Maurolico stesso la perdita di numerosi spazi di cui la comunità studentesca usufruisce regolarmente, causando quindi un notevole impoverimento di risorse all’istituto, che ha brillantemente superato il periodo di crisi dovuto alla mancanza di studenti. Purtroppo allo stato dell’arte non si sa effettivamente quale sia la posizione delle Istituzioni in merito. Dopo la forma di protesta attuata dai ragazzi del Seguenza che, non dobbiamo dimenticare, hanno il sacrosanto diritto allo studio, esattamente come noi, ancora non si hanno certezze in merito. Al momento si attende il responso dell’ultimo sopralluogo effettuato dal tecnico della Città Metropolitana. Auspichiamo che finalmente possa essere messa la parola “fine” a una questione che da troppo tempo si protrae e che purtroppo divide e non unisce gli studenti messinesi. Si attende perciò una risposta definitiva da chi di competenza nel nome del diritto allo studio da parte di tutti.


Vittorio Tumeo

giovedì 13 ottobre 2016

Wikimede-Prototipo di scuola perfetta? E' possibile realizzarlo?

Riformare il sistema scolastico italiano è sempre stato un tabù per il governo nonostante sia chiaro a tutti che esso necessiti di essere adeguato alle nuove esigenze del terzo millennio e alla riduzione della disparità fra cultura statica, appresa all’interno degli istituti formativi, e cultura dinamica che caratterizza un individuo realmente incluso nei contesti sociali. Ma nonostante questa pressante esigenza di cambiamento le ultime due riforme, quali riforma Gelmini e l’attuale Buona Scuola di Renzi, non sono riuscite ad adempiere ai bisogni degli studenti e hanno contribuito ad accrescere il muro che divide i giovani e il mondo dell’istruzione.
Lo scopo principale della scuola è quello di coltivare la personalità, l’individualità, il talento di ogni alunno ma al contempo di inserirlo in un contesto sociale. La scuola italiana non sembra mirare a questi obiettivi facendo trasparire le tematiche apprese come un mero dovere invece che come un’opportunità di crescita. La conseguenza è una perdita di motivazione da parte di professori e studenti i quali si servono delle nozioni che imparano solo nelle prove inerenti a tale argomento, questo pone l’Italia infatti in una posizione sotto la media degli altri paesi OCSE ai test PISA con un punteggio di 485 punti contro i 494 di media.
Un esempio di scuola più aperta all’individualità può essere quella inglese che si basa su un sistema flessibile che dà la possibilità agli studenti di prediligere certe materie piuttosto che altre, così come accade in Finlandia dove gli studenti una volta entrati al liceo a 16 anni possono gestirsi l’orario scolastico occupando le ore buche facendo ripetizione con un professore della tale materia.
In riferimento sempre al sistema inglese dove gli studenti restano a scuola durante le ore pomeridiane possiamo aprire una parentesi riguardo la scuola sudcoreana che secondo i test PISA è la più efficiente al mondo ma dove gli studenti arrivano a studiare fino a 21 ore giornaliere, una cifra abnorme che può essere giudicata eccessiva dal nostro punti di vista ma comprensibile tenendo contro che per gli studenti coreani essa rappresenta il fulcro della vita, tant’è che c’è un detto secondo il quale: se dormi 3 ore al giorno potrai riuscire ad entrare in una delle università più prestigiose, se dormi 4 ore al giorno potrai riuscire ad entrare in un’università normale, se dormi 5 ore al giorno, specialmente l’ultimo anno, scordati l’università.
Riguardo la scansione scolastica nella scuola inglese la principale vacanza dura più o meno sei settimane in estate, dalla metà di luglio al primo settembre, solitamente ci sono anche due settimane di vacanza per Natale e Pasqua, più una settimana intera a metà ottobre e metà febbraio; anche in Francia non esistono i tre mesi di vacanza estiva come in Italia, ogni 6-7 settimane di scuola ci sono due settimane di vacanza, con l'obiettivo di ottenere dagli alunni il massimo del rendimento, consentendo così pause più brevi ma più frequenti agli studenti, in modo da non minare troppo la continuità scolastica, al contempo però di concedergli un intervallo di tempo tale da far sedimentare gli argomenti.
Per favorire negli istituti la parità si cerca di sovvenzionare le scuole disagiate, molto penalizzate per l’ambiente sociale in cui si trovano, in paesi come, Svezia il 15% delle risorse di base è utilizzato per una ridistribuzione a favore delle scuole che operano in situazione di difficoltà, con parametri stabiliti e Il sistema scolastico si basa sul principio che tutti dovrebbero avere uguali possibilità indipendentemente dall'appartenenza etnica o dalla zona di residenza o come Corea del Sud, dove non si decide in quale scuola media andare ma il tutto viene determinato da una lotteria che estrae a sorte fra gli studenti dello stesso distretto in quale scuola debba andare l’uno o l’altro.
Nel rapporto tra professori e studenti in Finlandia è impensabile esigere tanta formalità dagli studenti i quali invece nei confronti dei docenti hanno un rapporto paritario e guardano ad essi più come mentori della loro cultura che figure a loro lontane il cui unico scopo è quello di insegnargli inutili nozioni. Parlando sempre di docenti la figura del professore finlandese gode di un elevato riconoscimento sociale rispetto al collega italiano, svolge il suo lavoro con scrupolo, ha una formazione molto articolata, infatti solo chi ha completato gli studi con il massimo dei voti può accedere a questa professione, inoltre chi insegna alla scuola base può anche insegnare all’università. Gli insegnanti sono valutati dagli stessi alunni, dal preside e da una commissione di esperti, il tutto è vissuto con la massima serenità.
Nella scuola Finlandese che è inoltre la migliore d’Europa, non vi sono tre fasi di scuola dell’obbligo ma una sola dai 6 ai 16 anni quindi il passaggio da un anno all’altro è graduale e relativamente omogeneo. Successivamente alla scuola dell’obbligo gli studenti decidono se accedere ad un liceo oppure ad una scuola professionale avendo una scelta molto limitata al contempo però avendo la facoltà di scegliere i corsi da frequentare. Le verifiche in Finlandia sono meno frequenti di quelle italiane e hanno una cadenza semestrale o annuale, inoltre la bocciatura è quasi impensabile.
Dal confronto che si può fare con i paesi con i sistemi scolastici più efficienti al mondo si può evincere che il nostro potrebbe senz’altro essere migliorato in vari punti. Partendo dalla valutazione degli studenti che in stati come la Finlandia si basa su test più rari, in Italia gli studenti sono sottoposti molto frequentemente a verifiche che causano stress e fanno focalizzare i giovani su un argomento solamente in funzione della prova. In questa maniera gli studenti tendono a dimenticare il soggetto dello studio molto velocemente una volta superata la verifica. Un’altra fonte di tensione negli studenti è il carico eccessivo di compiti per casa che limitano il tempo libero a disposizione dei ragazzi che così non possono sviluppare i loro hobby e interessi. Per conciliare lo studio allo sport e alla creatività si potrebbe estendere l’orario scolastico al pomeriggio (come avviene in Inghilterra) utilizzando il tempo in più per corsi di ripetizione (come in Finlandia), club formati da studenti, lezioni di danza, arte o musica e attività sportive, in modo da rendere la scuola un luogo di ritrovo e di divertimento per i ragazzi oltre che di cultura. Il diritto allo studio, in Italia, viene minato dal costo proibitivo dei libri di testo che non vengono rimborsati dallo stato, inoltre si sviluppa il divario tra le scuole che si trovano in quartieri centrali, quindi scuole di serie a, frequentate da ragazzi che hanno più possibilità di essere seguiti dai genitori durante il loro percorso scolastico, e quella locate nei quartieri più periferici, dove a causa dei disagi sociali i ragazzi sono lasciati più soli dalle famiglie, inoltre con la nuova riforma che sfrutta i test invalsi per erogare fondi alle scuole, questo divario aumenterà esponenzialmente. Nonostante il metodo Coreano di formazioni di classi delle scuole medie possa sembrare ambiguo, esso permette di eliminare le differenze di classe sociali tra gli studenti non polarizzando gli ambienti frequentati dagli studenti in base alle classi di censo.
Un altro problema della scuola italiana è la sua struttura.
Alla fine della scuola media i ragazzi italiani di 13 anni sono portati a scegliere in che liceo o istituto professionale vorranno continuare la loro istruzione, questa decisione spesso viene affrontata con poca accuratezza dagli studenti, che trovandosi in un età molto complessa passano dalle schematiche scuole medie e elementari alle scuole superiori che nei loro 30 indirizzi pongono sì un’ampia possibilità di scelta ma aumentano la confusione che si viene a creare in una mente adolescenziali a livelli esponenziali.
Di conseguenza a ciò molto spesso gli studenti si affidano alle famiglie o a raccomandazioni fatte dalle più disparate voci, incorrendo poi successivamente e non di rado in bocciature o cambi di indirizzo. Non sarebbe meglio quindi a questo punto portare la scuola superiore a un età più avanzata, come in Finlandia permettendo agli studenti di amministrarsi autonomamente la loro gestione delle ore?
Molto frequentemente però quando si sente parlare dell’ammodernamento della scuola e degli interventi sopraelencati, esce sempre l’economista di turno che con la classica frase’ e ma c’è la crisi’ cerca di mettersi i paraocchi, essendo inetto al cambiamento e all’evoluzione dell’Italia.
Il problema però non è tanto la quantità di soldi pubblici a disposizione ma il modo in cui essi sono gestiti.
Infatti se si guardano i dati Eurostat si riesce subito a notare che, se si guarda alla percentuale sul Pil, la spesa italiana per l’educazione è al 4,1% a fronte del 4,9% medio Ue, penultima dopo la Romania (3%), contro il 6,6% della Svezia e il 6,4% della Finlandia.
La riforma della Buona scuola
Nonostante le vaste critiche che la riforma ha incontrato, gran parte degli studenti che la bocciano aspramente non la conoscono adeguatamente, ingigantendo così il distacco tra il mondo giovanile e le dinamiche sociali.
La riforma si articola in vari punti che riguardano la componente studentesca e quella dei docenti.
A tal proposito è previsto un piano di 100.000 assunzioni e l’eliminazione dei supplenti, mettendo a disposizione della scuola un tot di docenti che possono anche occuparsi di altri progetti; inoltre il dirigente scolastico non dovrà più attingere alle graduatorie per assumere i docenti ma anzi potrà selezionarli da un albo apposito, inoltre ogni tre anni il contratto degli insegnanti verrà rinnovato qualora il dirigente si avvalesse di tale facoltà. Se un insegnante ricevesse molte proposte da parte di scuole diverse in che modo deciderebbe quale accettare? In base alla fama che gli istituti hanno? Si creerebbero così un corpo di insegnanti più preparato concentrato in determinati istituti.
Il dirigente scolastico diventerà quindi un manager che gestirà la scuola come un’azienda, potrà premiare i docenti assegnandogli una somma di denaro, infatti dal 2016 sono messi a disposizione 200 milioni di euro che verranno dati ai docenti dai dirigenti sulla base di specifici criteri che vanno dal rendimento degli alunni, al miglioramento della scuola.
Gli scatti di anzianità (cioè gli aumenti di stipendio) non saranno più legati solo all’anzianità ma anche ai crediti formativi e didattici, si inizierà ad introdurre una diversificazione delle retribuzioni del personale docente basata su una valutazione del merito.
Ma al posto di caricare ulteriori pressioni a una classe sociale come quella degli insegnati perché il governo non punta a dare prestigio a questa classe che in altri paesi è davvero in grande considerazione, come la Corea del Sud e la Finlandia, creando così un corpo insegnati veramente adeguato che non eccella solamente in alcuni casi?
Perché forse non ci pensiamo mai, e in particolare la politica che ha i paraocchi, ma la preparazione delle persone che insegnano a noi studenti e che quindi ci formano culturalmente sarà uguale al livello culturale che gli adulti del futuro avranno.
Ma quali saranno le conseguenze per noi studenti nell’immediato? Uno dei punti che ha destato più scalpore è stato l’alternanza scuola lavoro che punta a far avvicinare gli studenti al mondo lavorativo, articolandosi per gli studenti degli istituti professionali in 400 ore e quelli dei licei in 200 ore che dovranno essere svolte obbligatoriamente nell’arco del triennio. Per quanto riguarda un istituto tecnico questo progetto può essere d’aiuto nello sviluppo delle competenze pratiche che si devono acquisire per completare un determinato percorso, ma per quanto riguarda il liceo, l’utillità della scuola lavoro vacilla, infatti la maggior parte degli studenti punta al conseguimento di una laurea e dunque al proseguimento del percorso scolastico all’università. Quindi perché obbligare i ragazzi a sprecare delle ore che potrebbero essere investite sullo studio o sullo sviluppo individuale? Perché in un liceo non si dà continuità tra la cultura statica ossia quella imparata tra i libri e quella dinamica che si acquisisce al di là delle mura scolastiche intensificando il rapporto tra territorio e alunno al fine anche di renderlo più cosciente della bellezza che gli sta attorno?
D’altronde l’unico motivo che sembra causare l’allargamento della scuola lavoro ai licei è quello di procacciare manovali non retribuiti per le aziende.
Inoltre si allarga ancora di più il divario tra scuole di serie A e scuole di serie B, infatti nel DDL è previsto un sovvenzionamento che andrà alle famiglie che iscriveranno i propri figli alle oltre 13 mila scuole paritarie (istituti privati) a cui verranno ritratti 400 euro di retta all’anno.
Insomma si voleva fare una riforma che desse la scossa al sistema Italia proprio dalla sue radici, ossia l’istruzione ma la riforma ancora una volta non ha centrato l’obiettivo che da anni è bramato dal nostro sistema scolastico e da noi studenti in particolare che abbiamo una visione sempre più opaca e annebbiata del nostro futuro.
Calì Giorgia
Muscarà Federico

lunedì 10 ottobre 2016

Informauro-Si sta / come d’autunno…



..sugli alberi / le foglie – direbbe Il poeta, e questi versi potrebbero, in un certo senso, esprimere al meglio la situazione di incertezza e di insicurezza dei primi mesi di scuola in ogni liceo che si rispetti; il clima non è certo invitante, la quantità di lavoro in attesa ingente e il ricordo dei mesi estivi ancora fresco. Al “Maurolico”, al di là della situazione dubbia riguardo alla cessione di parte delle aule del plesso ad altre scuole - in particolare al liceo scientifico “Seguenza” - che si sta rivelando di non facile soluzione in quanto i sopralluoghi effettuati evidenziano l’inadeguatezza degli ambienti disponibili, sia per tipologia che per estensione, gli studenti hanno affrontato collettivamente altri problemi e sono stati coinvolti in un’importante manifestazione nazionale in opposizione alla riforma della “Buona Scuola”. In particolare, è stata ben presto scongiurata con adeguati controlli e con una disinfestazione capillare dei locali la presunta presenza di topi all’interno della sede scolastica; per quanto riguarda, invece, la manifestazione, anche il Maurolico ha preso parte al corteo, marciando in testa, esprimendo il proprio disappunto riguardo a diversi punti della riforma, tra i quali quello riguardante i progetti scuola-lavoro e quello riguardante le modalità di gestione delle strutture da parte dei presidi.
Ricomincia, insomma, il “duro lavoro” anche al Maurolico, duro lavoro non solo tra i banchi, ma anche e soprattutto in quelle esperienze di formazione della persona come uomo e come cittadino.
In attesa di altre novità, per questa settimana è tutto.



Gregorio Scrima

Blog34 riparte!


Ѐ giunta l’ora! La redazione di Blog34, giornale studentesco gestito dai liceali messinesi, con grandissimo piacere, annuncia che l’appello lanciato qualche settimana fa è stato generosamente accolto, permettendo di riavviare a pieno regime le rubriche dei licei “Bisazza”, “Maurolico”, “Archimede” e “Seguenza”. La notizia ci rincuora non poco, dal momento che riteniamo, come sempre, di fondamentale importanza tutelare una realtà studentesca di questo genere, che permette non solo di applicarsi al giornalismo – per così dire - canonico, ma anche e soprattutto di sviluppare una vena critica ed esprimere il proprio punto di vista.

La pubblicazione avverrà secondo il seguente ordine: il lunedì la rubrica “Informauro”, che avrà come coordinatore il portavoce in carica Gregorio Scrima; di martedì sarà la volta della rubrica “Wikimede”, attualmente coordinata da Andrea Favaloro; il giovedì pubblicherà, invece, il “Cronoseguenza”, guidato da Giorgio Colomban; per finire, la rubrica “Bisinfo”, il cui coordinatore sarà Mauro Velardo, pubblicherà di venerdì. Eventuali ulteriori rubriche verranno disposte in seguito, mentre i contributi volontari dei membri non regolari della redazione potranno essere inviati in qualsiasi momento e saranno inseriti nella sezione dedicata agli ospiti. Gli articoli sono consultabili sul sito http://blogtrentaquattro.blogspot.it/...
Riprenderà inoltre la collaborazione con il quotidiano online “Tempostretto”, il quale pubblicherà gli articoli del blog all’interno della sezione “Il giornale degli studenti”.
Vi invitiamo quindi a tenervi aggiornati e a seguirci, si ricomincia da lunedì dieci ottobre.
Buona lettura a tutti!

Il portavoce,
Gregorio Scrima

venerdì 23 settembre 2016

Buongiorno a tutti voi, studenti, professori, lettori; alcuni di voi, forse, si saranno chiesti che fine avesse fatto quest’anno Blog34, il giornale online di cronaca scolastica gestito interamente dagli studenti delle scuole messinesi. Ebbene, eccoci qua, con qualche informazione, qualche novità e un appello mai come adesso necessario.
Ѐ nostro (dis)piacere, infatti, rendervi partecipi di una situazione che sta creando all’attuale redazione non pochi problemi: la carenza di interesse verso il Blog, nonché la generale mancanza di studenti disposti a scrivere articoli, non ci hanno permesso quest’anno di cominciare a pubblicare regolarmente in contemporanea con l’inizio delle attività didattiche. Queste complicazioni, che già l’anno scorso erano state affrontate e risolte, quest’anno sembrano ancora più insormontabili.

Tuttavia, abbiamo pensato di scrivere questo breve appello, rivolto agli studenti degli istituti superiori della città di Messina. SCRIVETE, perché ciò che fa parte della vostra vita scolastica e della vostra esperienza di formazione da cittadini, non solo italiani, ma anche e soprattutto messinesi, merita di essere scritto, pubblicato, analizzato. SCRIVETE per rafforzare il vostro spirito critico, per avere una visione d’insieme, per offrire alla città un confronto con il mondo, spesso trascurato, della comunità giovanile adolescenziale. L’apertura del Blog è totale, e a dimostrazione di ciò abbiamo pensato di creare, nel corso dell’anno, nuove rubriche, finalizzate alla stesura di articoli di tematica più generale, senza per questo colpire la classica linea di cronaca studentesca settimanale che manterrà la sua struttura originaria. Le redazioni scolastiche singole saranno proprio per questo ancor più aperte ai contributi singoli degli studenti, creando così una componente fortemente mobile e dinamica all’interno delle stesse. Con questo appello spingiamo ogni studente a mostrarci i propri interessi e a svilupparli nel nostro nuovo formato,in modo da rinforzare le penne della redazione. Ragazzi,fatevi avanti! st'appello spingiamo ogni studente a mostrarci i propri interessi e a svilupparli nel nostro nuovo formato, per "rinforzare le penne della redazione" con quest'appello spingiamo ogni studente a mostrarci i propri interessi e a svilupparli nel nostro nuovo formato, per "rinforzare le penne della redazione" con quest'appello spingiamo ogni studente a mostrarci i propri interessi e a svilupparli nel nostro nuovo formato, per "rinforzare le penne della redazione"

Detto questo, augurandoci di poter cominciare presto con le pubblicazioni, vi diamo appuntamento al prossimo articolo!



La redazione di Blog34 per l’a.s. 2016-2017

mercoledì 8 giugno 2016

Bisinfo: Finally Summer!

L’anno scolastico 2015/2016 è finalmente giunto al termine, manca soltanto un giorno di scuola perché l’estate per gli studenti abbia ufficialmente inizio. Forse però è sbagliato generalizzare, infatti per molti studenti, in particolare del biennio o del terzo e del quarto anno la stagione estiva è già cominciata quando hanno concluso tutti gli impegni quali compiti in classe e interrogazioni, quindi colti dal caldo che ha portato il mese di giugno hanno deciso di cominciare prima della fine ufficiale delle lezioni scolastiche le loro vacanze estive. Un po’ diversa è invece la situazione degli studenti del quinto anno che, in quanto maturandi, solitamente continuano ad andare a scuola quasi alla fine effettiva di essa, per far controllare i percorsi interdisciplinari ai professori, avere qualche consiglio o ripetere la loro tesina. Per loro infatti l’estate arriverà all’incirca a metà luglio, dopo aver terminato le prove dell’esame di stato ovvero, il 22 giugno quella di italiano, il 23 dello stesso mese quella della materia di indirizzo, infatti gli studenti di liceo classico affronteranno quella di greco, quelli di liceo scientifico sia tradizionale sia dell’opzione delle scienze applicate quella di matematica, quelli del linguistico quella su una delle lingue straniere studiate e così dicendo, il 27 la terza prova riguardante altre cinque materie ovviamente anch’esse varianti a seconda dell’indirizzo, e a seguire la tanto temuta prova orale. Non è neanche esatto dire che per tutti questi studenti l’estate comincerà a luglio, basti pensare a quelli che, a causa del test di ingresso per le facoltà universitarie a numero chiuso, dovranno continuare a studiare per tutto il resto dell’estate. Non resta che augurare una buona estate a tutti, sia a quegli alunni che se la godranno di più, sia a quelli che se la godranno di meno, buone vacanze!

Martina Maurotto.

martedì 7 giugno 2016

Wikimede-Last efforts

                                              

Buon pomeriggio a tutti cari lettori!
Siamo arrivati alla fine della scuola ormai e non possiamo che essere soddisfatti del bilancio totale del nostro anno scolastico.
Per chiudere in bellezza,come ogni anno, giorno 26 Maggio si è tenuto l'Archifestival. Il festival,condotto da Giuseppe Aliquò (5A) e Giada Maniaci (5BL) ,ha riscosso una grande partecipazione.
Il festival ha visto vincitori la band “Senza Nome” composta da Gianluca de Angelis,Marco Raffa,Cristina Oliveri e Mario Guerriera,ex studente archimedino. I ragazzi vincitori sono stati premiati con una registrazione live in sala da “IostudioLab” ,il portale artistico e creativo per gli studenti.
Voglio augurare a tutti i maturandi un caloroso in bocca al lupo. E' importante godere di questi momenti speciali e la maturità è sicuramente un percorso che trasmette sempre un messaggio importante che ognuno di noi riceve a modo proprio.
Tenete duro,sono solo gli ultimi sforzi,l'estate è ormai alle porte!

E' tutto dal wikimede.
Andrea Favaloro