Le giornate scolastiche
trascorrono tranquille per gli studenti del La Farina, che tuttavia in questa
coda di settimana sono stati comprensibilmente scossi dalla tragedia che ha
coinvolto la giovane Rebecca Lazzarini e ha spinto il sindaco a proclamare
lutto cittadino. La ragazza, che frequentava il primo anno al Liceo Seguenza è
stata investita sulla statale 114, e la sua morte ha distolto anche gli alunni
del del nostro liceo dal tran tran scolastico per rivolgerle un pensiero.
I ragazzi cercano però di
recuperare la serenità e pianificare una nuova settimana, che mercoledì
prevederà la visione del film
“Suffragette” di Sarah Gavron con
protagoniste Carey Mulligan, Helena Bonham Carter e Meryl Streep, quest’ultima
nel ruolo di Emmeline Pankhurst, storica attivista britannica figura chiave
nella lotta per il suffraggio femminile e fondatrice nel 1903 della Women’s
Social and Political Union.
L’8 Marzo, infatti, nonostante la deriva
consumistica che a volte è inevitabile constatare, riesce a mantenere il suo
compito di “memento” di quella che è una delle più grandi questioni etiche e
sociali con cui l’uomo ha da fare i conti, legata a quella dei diritti
dell’uomo, inteso come essere umano, e di tutte le supposte “minoranze”( non
sempre numeriche, come nel caso delle donne ), ma che necessita anche di essere
considerata nella propria peculiarità.
Una lotta per una parità a
tutto tondo che ancora oggi viene insidiata da minacce più subdole
dell’impenetrabile cortina ideologica che per secoli ha impedito alle donne di
vivere la propria libertà di esseri umani, ma comunque pericolose. Resiste ad
esempio un certo neurobiologismo che, pur senza arrivare alle conclusioni
inaccettabili di secoli fa, cerca di legittimare certi stereotipi e inserirsi
nello sterminato campo di battaglia per definire cosa sia “la donna”, sulla
quale schiere di uomini si sono espressi dall’alba dei tempi, ma sulla quale raramente le stesse donne hanno potuto
esprimersi.
Ancora più inaccettabile e
drammatica invece la violenza bruta che si annida troppo spesso dietro le mura
domestiche ma non solo , e che subdola in realtà non è ( se non per il fatto
che a volte viene dimenticata e sottovalutata ) anzi è arrogante come può
esserlo solo un odio immotivato e irrazionale che percorre la storia
dell’umanità e, in un mondo all’apparenza avanzato come quello di oggi, trova
rifugio in microcosmi fuori dal tempo e dalla ragione.
In questo vastissimo
universo, costituisce un tappa
fondamentale la conquista delle donne del diritto di voto, raggiunto in
Inghilterra nel 1918 per le donne sposate di età superiore ai 30 anni, e nel
1928 per tutte le donne, mentre in Italia viene sancito il 30 gennaio del 1945
con il decreto De Gasperi-Togliatti ma reso concreto in occasione del
Referendum del 2 giugno 1946 per la scelta tra monarchia e repubblica.
Con il proposito di non
relegare una riflessione su queste tematiche, cui fortunatamente una
relativamente vasta letteratura, da Mary Wollstonecraft a Simone De Beauvoir, è
dedicata, studenti hanno concluso questa settimana, che avrebbe dovuto
terminare venerdì con una mattinata dedicata allo Sport Day, annullato il
giorno stesso, la cui data, se verrà rimandato, è ancora da definire.
Simone De Beauvoir |
Alice Miuccio
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