giovedì 3 dicembre 2015

INFORMAURO - “Il Maurolico è nostro”


In un clima cittadino che, a livello studentesco, genera confusione e tensione, a seguito dello sgombero di numerosi licei occupati, il Maurolico si inserisce con una protesta pacifica, specifica, mirata a ricevere risposte su un problema grave sulla cui soluzione non è ancora stata fatta chiarezza adeguatamente. Il trasferimento di undici classi del liceo scientifico “Seguenza” è stato programmato dalla Provincia (ora Città Metropolitana) senza interpellare gli organi di rappresentanza del nostro istituto o, per meglio dire, aggirando le numerose richieste di trasparenza da parte degli stessi. La protesta dei mauroliciani, consistente in un occupazione simbolica dell’atrio del Palazzo dei Leoni ed in un proclamato stato d’agitazione a oltranza, non esprime un’inimicizia nei confronti degli studenti del Seguenza, bensì l’indignazione di fronte ad una serie di atti inconsulti da parte degli enti, che hanno permesso al suddetto liceo scientifico di accettare l’iscrizione di un numero di studenti notevolmente superiore a quello possibile, data la capienza degli edifici a sua disposizione. La soluzione trovata, dopo anni di permanenza, tramite turnazioni, di un numero definito di classi presso la struttura dei Rogazionisti a Cristo Re, è stata quella di programmarne il trasferimento nei locali del Maurolico, con una serie di conseguenze non indifferenti: il Regio Liceo perderebbe infatti il cortile, il bar, i laboratori, e il numero di aule rimaste - anche in virtù di un previsto trasferimento di altre dodici classi da settembre 2016 – non sarebbe sufficiente a supportare un eventuale aumento delle iscrizioni.
Il Maurolico non protesta per indisponibilità nei confronti del Seguenza, né per paura di perdere il bar o il cortile; il Maurolico protesta perché, in un momento di ricrescita e di grande positività, si vede mutilato sul nascere in un processo che vuole portare a rivalutare i valori del liceo classico e ad accrescere il numero degli studenti impegnati nello studio delle materie che esso propone, processo che risentirebbe fortemente di un’azione forzata che, privando la struttura di aule, laboratori e spazi comuni, le farebbe perdere buona parte della propria identità.
Gli studenti del Maurolico non vogliono vedere la propria scuola morire, ed è per questo che, insieme alla dirigenza, ai professori e ai genitori, si stanno impegnando per far sì che, attraverso il proseguimento della protesta e tramite azioni legali mirate, la situazione si possa risolvere. Si discuterà ufficialmente del problema in un tavolo tecnico convocato per giorno sette, in cui parteciperanno sia membri della Provincia, tra cui il Commissario straordinario Romano, sia una rappresentanza del Maurolico.
Nel frattempo, si continuano ad elaborare proposte, e gli studenti diffondono la loro protesta sui social tramite l’hashtag “#ilmaurolicoènostro”
Per il momento, dal Regio Liceo è tutto.



Gregorio Scrima

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