Come immagino tutti ben saprete, le due
settimane appena trascorse hanno rappresentato un periodo molto particolare per
i licei messinesi. Per quanto riguarda il Maurolico, giorno 3 Dicembre, dopo
aver saputo solo dai giornali l’intenzione del Commissario dell’ex provincia
Filippo Romano di trasferire 11 aule del Seguenza nei locali dell’istituto
entro Natale, noi studenti abbiamo deciso di intraprendere una forma di
protesta nuova, lo "stato di agitazione”: una protesta condivisa da
alunni, docenti e dirigente scolastico all’insegna della cooperazione. Quest’anno,
infatti, si è stabilito di non occupare i locali scolastici, poiché ci è
sembrato inutile creare dei contrasti (che l’occupazione avrebbe senz’altro
determinato) con il preside, i professori ed i genitori, che condividevano con
noi le ragioni della nostra protesta.
Durante lo “stato d’agitazione”, durato
fino al 7 Dicembre, non sono state interrotte le attività didattiche, lasciando
così gli studenti liberi di scegliere se seguire regolarmente le lezioni o di
partecipare ai vari laboratori proposti, come l’educazione tra pari, il
cineforum, laboratori di decorazione, conferenze e dibattiti. Il 7 Dicembre,
quando i rappresentanti degli studenti, il dirigente e un gruppo di docenti del
Maurolico, insieme ai rappresentanti degli studenti del Seguenza, si sono
recati all’ex provincia per parlare della questione “Maurolico-Seguenza” con il
Commissario Romano, quest’ultimo ha deciso di voler accantonare il problema,
lasciando la responsabilità al suo successore. Proprio perché il problema non
si è ancora risolto, i rappresentanti del nostro liceo hanno intenzione di
allestire tavoli tecnici (coordinati anche dalla Consulta Provinciale degli
studenti di Messina) nei quali verranno trovate, entro Giugno, delle soluzioni
che possano soddisfare sia i bisogni del Seguenza che del Maurolico.
Giorno 4 Dicembre il Maurolico ha
partecipato insieme agli altri licei messinesi nel corteo contro la “politica
di forza” messa in atto da alcuni presidi che hanno agito a discapito dei
propri alunni, senza cercare nessun tipo di dialogo con questi ultimi. Uno dei
dirigenti ad aver agito contro i propri alunni è stata la preside del La
Farina, la quale ha denunciato alla DIGOS gli studenti del suo istituto, che
avevano occupato i locali scolastici da due giorni, facendo disoccupare a forza
la scuola. "Un dirigente che non dialoga"-dichiarano i
manifestanti-"è una persona che fallisce sia come preside che come
persona". La preside, da parte sua, ha risposto alle accuse mosse dai
ragazzi, affermando anche nel servizio speciale trasmesso su RTP di aver agito
secondo la legge.
Ormai il clima cittadino di protesta si è placato,
e noi studenti siamo tornati sui banchi di scuola in attesa delle vacanze di
Natale. Augurandovi il meglio per le eventuali ultime interrogazioni o compiti
prima del tanto meritato periodo di riposo, vi saluto. Buon proseguimento a
tutti!
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