giovedì 17 dicembre 2015

Informauro - La tempesta prima della calma

Come immagino tutti ben saprete, le due settimane appena trascorse hanno rappresentato un periodo molto particolare per i licei messinesi. Per quanto riguarda il Maurolico, giorno 3 Dicembre, dopo aver saputo solo dai giornali l’intenzione del Commissario dell’ex provincia Filippo Romano di trasferire 11 aule del Seguenza nei locali dell’istituto entro Natale, noi studenti abbiamo deciso di intraprendere una forma di protesta nuova, lo "stato di agitazione”: una protesta condivisa da alunni, docenti e dirigente scolastico all’insegna della cooperazione. Quest’anno, infatti, si è stabilito di non occupare i locali scolastici, poiché ci è sembrato inutile creare dei contrasti (che l’occupazione avrebbe senz’altro determinato) con il preside, i professori ed i genitori, che condividevano con noi le ragioni della nostra protesta.
Durante lo “stato d’agitazione”, durato fino al 7 Dicembre, non sono state interrotte le attività didattiche, lasciando così gli studenti liberi di scegliere se seguire regolarmente le lezioni o di partecipare ai vari laboratori proposti, come l’educazione tra pari, il cineforum, laboratori di decorazione, conferenze e dibattiti. Il 7 Dicembre, quando i rappresentanti degli studenti, il dirigente e un gruppo di docenti del Maurolico, insieme ai rappresentanti degli studenti del Seguenza, si sono recati all’ex provincia per parlare della questione “Maurolico-Seguenza” con il Commissario Romano, quest’ultimo ha deciso di voler accantonare il problema, lasciando la responsabilità al suo successore. Proprio perché il problema non si è ancora risolto, i rappresentanti del nostro liceo hanno intenzione di allestire tavoli tecnici (coordinati anche dalla Consulta Provinciale degli studenti di Messina) nei quali verranno trovate, entro Giugno, delle soluzioni che possano soddisfare sia i bisogni del Seguenza che del Maurolico.
Giorno 4 Dicembre il Maurolico ha partecipato insieme agli altri licei messinesi nel corteo contro la “politica di forza” messa in atto da alcuni presidi che hanno agito a discapito dei propri alunni, senza cercare nessun tipo di dialogo con questi ultimi. Uno dei dirigenti ad aver agito contro i propri alunni è stata la preside del La Farina, la quale ha denunciato alla DIGOS gli studenti del suo istituto, che avevano occupato i locali scolastici da due giorni, facendo disoccupare a forza la scuola. "Un dirigente che non dialoga"-dichiarano i manifestanti-"è una persona che fallisce sia come preside che come persona". La preside, da parte sua, ha risposto alle accuse mosse dai ragazzi, affermando anche nel servizio speciale trasmesso su RTP di aver agito secondo la legge.
Ormai il clima cittadino di protesta si è placato, e noi studenti siamo tornati sui banchi di scuola in attesa delle vacanze di Natale. Augurandovi il meglio per le eventuali ultime interrogazioni o compiti prima del tanto meritato periodo di riposo, vi saluto. Buon proseguimento a tutti!

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