domenica 15 novembre 2015

Ospiti - Lettera aperta da uno studente del Seguenza


Fermatevi un attimo tutti quanti.

Provate un attimo a non pensare alla prossima interrogazione, al prossimo compito in classe o alla prossima versione che dovete consegnare al vostro professore di latino.
In questo attimo provate a riflettere. Riflettete sulla gravità di quanto successo nelle ultime 48 ore.
Provate però a immedesimarvi nelle persone che oggi hanno perso i loro cari e che piangono per un dolore che mai riusciranno a dimenticare.
Non vi dico di pregare, perché per quanto io sia fortemente credente, mi rendo conto che servirebbe a ben poco. Sentite il dolore? O riuscite lontanamente ad immaginarlo?
Oggi non siamo cittadini né di una città né di una nazione, oggi siamo cittadini di un unico grande paese chiamato terra e oggi abbiamo perso più di 120 fratelli.



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