mercoledì 3 febbraio 2016

Bisinfo - PIÙ RIGIDITÀ E MENO CELLULARI A SCUOLA

Un paio di giorni fa a scuola sono passate  per l'ennesima volta circolari sull'utilizzo dei cellulari, sugli ingressi in ritardo e sulle uscite anticipate. Infatti è stato rinnovato il divieto sull'uso del telefono durante le lezioni scolastiche. Chi più, chi meno, tutti gli studenti hanno dovuto rispettare questa regola che, se mancata, rischia il sequestro del cellulare e una nota sul registro. C'è chi lo mette in tasca con il silenzioso per stare più tranquillo, ma qualcuno addirittura lo spegne e lo infila nello zaino. Come si fa senza Facebook durante le ore di lezione noiose? Come si sopravvive a intere giornate di scuola senza  WhatsApp?
La circolare è "casualmente" passata dopo i giorni in cui ci sono stati gli incontri con l'Abruzzone e si è sparsa la voce di video e foto su professori, girati all'interno della scuola, un' atto grave punibile severamente.

Come già anticipato sopra, è stato emanato l'ordine ad alunni e insegnanti di guardare  bene gli ingressi in ritardo e le uscite in anticipo e di farsi bene il conto perché se ne possono fare rispettivamente 3 e 1 a trimestre e solo in caso di vera necessità.

Così è diventato necessario fare a meno del cellulare e svegliarsi presto la mattina.

La circolare affermava che i cellulari sono vietati "in quanto forma di distrazione per lo studente", ma in realtà, se usati con discrezione, sono utili anche in classe; e poi in tre mesi possono esserci più di un impegno importante che necessita della perdita di qualche ora di lezione.

A mio parere e, credo, anche a quello della maggior parte degli studenti di questa scuola, tutto questo viene difficile da rispettare: sì, a scuola si va per studiare, ma un minimo di libertà ci vuole.

Maria Nisi

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