domenica 18 ottobre 2015

Ospiti - PERCHÉ BLOG34 ESISTE ANCORA?


Avete presente la sensazione che si può provare nel passare per la strada lungo la quale si trova la casa dove si è vissuti per parecchi anni, ma dove ormai ci si è trasferita altra gente? Mi sembra quasi di sentirla un po' adesso, mentre pubblico un articolo su Blog34 come ospite, come "colui/colei che non fa parte della redazione ma può contribuire". E per l'ennesima volta contribuirò, ma ora per un motivo ben preciso, lontano dalla vita scolastica o cittadina in senso stretto, eppure a mio avviso intrinsecamente legato.
Pochi giorni fa (quando in realtà avrei voluto e dovuto scrivere questo articolo... Spero mi scusiate per il ritardo!) Blog34 ha compiuto ben quattro anni. Ne parlo come se fosse un organismo vivente, come se avesse delle proprietà biologiche, come se fosse un qualcosa o un qualcuno che in questi quattro anni è passato di mano in mano o ha accompagnato a braccetto chiunque abbia deciso di avvicinarglisi.
Sarebbe un po' difficile cercare di rispondere singolarmente a ogni domanda e, sinceramente, non proverò nemmeno a farlo.
Oggi però, senza troppi sentimentalismi, scrivendo questo articolo mi sono posta soltanto una domanda, che poi mi ha portato a elobararne di miriadi, ma tutte condividevano un interrogativo: "perché?". Perché Blog34 compie quattro anni? Perché bisogna scrivere questo pezzo per ricordarlo e festeggiarlo? Perché è riuscito a resistere con il passare del tempo e a formare la sua quinta redazione? Perché c'è gente che continua a scriverci? Vi dirò soltanto una cosa, perché non c'è altro modo per rispondervi se non cercando di spiegarvi cosa sia stato e cosa sia ancora Blog34 per me.
Presentandolo a ragazzi e ragazze che non ne avevano mai sentito parlare o cercando di convincerli a entrare a far parte della redazione, ho sempre amato definirlo come uno "spazio virtuale di informazione creato da studenti per studenti": in parole povere io, studente x, membro della redazione, afflitto come te, studente y, da verifiche e interrogazioni, decido di scrivere uno o più articoli al mese per informarti su ciò che avviene settimanalmente nel tuo e negli altri licei e istituti superiori della città. Niente applausi, nessuna retribuzione, a scuola non ti daranno dei crediti per questo lavoro. E allora, caro studente x, perché lo fai?
E a questo punto tutti gli studenti x che nei quattro anni passati hanno vissuto più o meno intensamente quest'esperienza risponderebbero in modo diverso, inimmaginabile, forse anche contraddittorio, chissà. Io posso solo dirvi perché l'ho fatto io e perché, adesso che il mio posto è stato occupato da un'altra persona e che quest'esperienza è definitivamente finita, rifarei tutto da capo. Inizialmente penso che mi ci abbia spinto l'amore per la scrittura, poi quello per la libertà d'opinione e per la verità, congiungendosi a quello per l'informazione e all'inevitabile convincimento che nel nostro piccolo possiamo fare tutti qualcosa di buono. E fra i tanti credo che sia quest'ultimo il motivo fondamentale per cui il nostro blog deve continuare a esserci. "Fare qualcosa di buono" è un concetto molto relativo, forse pure troppo soggettivo, ma è l'invito e l'augurio che mi sento in dovere di dare, anzi, la sfida che vi voglio lanciare. Perché non basta svegliarsi la mattina e trascinarsi fino alla propria aula con gli occhi semichiusi, vivendo in una bolla di sapone e compiendo meramente il proprio dovere a testa bassa; perché non basta lamentarsi con il compagno di banco quando si subisce un'ingiustizia; perché non basta far finta di niente quando la scuola smette di essere l'istituzione che ha il dovere di garantirti l'istruzione che meriti. Ecco perché scriviamo, ecco perché continueremo a farlo, ecco perché ognuno di noi dovrebbe prendere adesso il primo pezzetto di carta che si ritrova accanto e in fretta lasciare che la penna scorra. Non c'è nulla di più autentico, gradito e prezioso del vostro pensiero.
Giulia Graziano Portavoce Blog34, a.s. 2014/15

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